SPETTACOLI 2021
ore 22:00 > Piazza Ido Battistone
Valerio Lundini
Il mansplaining spiegato a mia figlia
Il mansplaining è un neologismo anglofono che sta ad indicare quell’atteggiamento paternalistico di alcune persone che tendono a commentare o a spiegare, in un modo condiscendente, troppo semplificato o troppo sicuro di sé “qualcosa di ovvio”, perché pensano di saperne di più. E “Il mansplaining spiegato a mia figlia” è il titolo dissacrante del nuovo atteso spettacolo di Valerio Lundini, una delle voci più originali della comicità italiana, che con il programma “Una pezza di Lundini” (in onda da settembre 2020 nella seconda serata di Rai2) ha rinnovato il linguaggio della comicità televisiva, diventando “il personaggio dell’anno” e un autentico punto di riferimento soprattutto tra i più giovani. Nel nuovo surreale show dello stralunato comico e presentatore vivranno sketch improbabili, canzoni, giochi satirici di parole ed effetti speciali multimediali, il tutto presentato nel suo inconfondibile stile. Un’occasione per incontrare dal vivo il pubblico che ha iniziato ad amarlo e a seguirlo in tv e sui social.
ore 19:00 > Piazza Colombo
Gomalan Brass Quintet
Plays David Short
Quintetto di ottoni italiano nato nel 1999. Molto apprezzate sono le loro interpretazioni di musiche da film. Critici musicali e grandi direttori d’orchestra sono concordi nel giudicarlo uno dei migliori quintetti di ottoni esistenti.
Il programma musicale proposto dal Gomalan Brass Quintet è un percorso attraverso generi e stili musicali diversissimi tra loro, utilizzando prevalentemente brani musicali originali ed arrangiamenti del celebre compositore e trombettista americano David Short, nato a Cincinnati nel 1951.
Dal tango al blues, dalla musica latina a Paganini, da Rota a Morricone, il pubblico sarà guidato in una serata emozionante che solo la magia e la particolarità del suono degli ottoni potrà dare in un ambiente “Open Air” come l’ incantevole piazza Colombo di Camogli.
Suoneranno: David Short Tango – Nino Rota (Short) Omaggio a Nino Rota – Nino Rota (Short) Two Songs – Ennio Morricone (Pierobon) La leggenda del pianista sull’oceano – Niccolò Paganini (Short) Moto Perpetuo – David Short Gomalan, Short Suite – David Short Polka Miseria – AAVV (Short) Latin – Mauro Ottolini- Buster keaton blues
ore 22:00 > Piazza Colombo
Eugenio Bennato, Mario Incudine, Ezio Lambiase, Pino Ricosta, Sonia Totaro, Manfredi Tumminello, Antonio Vasta
Canti briganti
Ci sono figure che la storia ufficiale non ci racconterebbe mai. Storie che sono diventate leggende, leggende che si sono fatte storia da tramandare oralmente. C’è tutta una letteratura minore che ha fatto la storia ufficiale e che è stata determinante per gli eventi più importanti soprattutto tra l’Ottocento ed il Novecento. Il repertorio dei canti e dei cunti, che raccontano figure controverse e affascinanti, è ricco di preziose sfumature poetiche e letterarie. Carmine Crocco, Ninco Nanco, Giuseppe Musolino fino a Salvatore Giuliano ci raccontano vite borderline, per conoscere ancora meglio una faccia della storia aspra e affascinante immersa nel suono di una musica senza tempo cadenzata dal ritmo dell’ottava rima.
ore 22:00 > Piazza Ido Battistone
Luca Bottura
Manifesto del partito impopolare
«L’impopolare è internazionalista e se ne fotte dei confini. È patriota di molte patrie e non darebbe mai la vita per l’idea di un altro come diceva Voltaire, anche perché Voltaire non l’ha mai detto».
L’Italia è l’unica nazione al mondo in cui la maggioranza berciante si dice fuori dal coro, chi se la prende con le minoranze – neri, omosessuali, iscritti al Pd – sostiene di essere discriminato, e gli evasori fiscali si lamentano con chi paga le tasse. Intanto, i progressisti continuano a inseguire il Centro, che si sposta sempre piú a Destra. Ma non sarà che il consenso è sopravvalutato? Forse, per perdere con stile (o vincere per fortuna) basterebbe dire o fare qualcosa di impopolare. Ecco allora il Manifesto del Partito Impopolare, una brillante disamina della nostra classe dirigente, con pratiche schede sugli attuali partiti populisti e un programma di governo impopolare: la Costituzione, sviscerata punto per punto.
ore 10:00 e ore 16:00 > Sul monte di Portofino
Michele Losi
Alberi Maestri
Una performance itinerante ed esperienziale sul Monte di Portofino alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Guidato da Michele Losi, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi, gli esseri viventi più antichi del pianeta. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo. La performance è introdotta da Alberto Girani, già direttore del Parco di Portofino.
Itinerario: Portofino Kulm – Pietre Strette – Punto panoramico di Castelluccio
Durata: 90 minuti
Difficoltà: escursione facile
Attrezzatura obbligatoria: abbigliamento comodo sportivo, calzature da trekking leggero.
ore 22:00 > Piazza Colombo
Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Dipasquale, Francesco Lopergolo
Il Lupo e la Luna
Il materiale verbale di quel romanzo visionario, ma profondamente reale, che è Il Lupo e la Luna, è un’occasione unica per tentare un cunto per voce sola in un introibo e undici quadri. La parola detta, letta, ascoltata è una pura e continua rivelazione, fatta di amori perduti e ritrovati, di inganni e verità svelate, di oscurità e luce ricercata. Buttafuoco, rapsòdo moderno e contemporaneo, porta il pubblico in atmosfere favoleggianti, fonte e sfondo di meraviglie narrate attraverso la storia di Scipione Cicalazadè. Qua e là affiorano canti arabi, richiami a Franco Battiato, omaggi superbi e stacchi di luce che danno il giusto attimo di respiro tra un quadro e l’altro.
ore 22:00 > Piazza Ido Battistone
Marco Travaglio
I segreti del Conticidio
Un giallo di bruciante attualità, che ha il pregio di raccontare non una storia di fantasia, ma una storia realmente accaduta sotto i nostri occhi fino a pochi mesi fa. Una sola vittima pugnalata da molti sicari con tanti mandanti e altrettanti moventi, tutti legati ai 209 miliardi del recovery fund. Con un’arma tutta nuova: la carta stampata. E un killer finale: il maggiordomo.
Il direttore del Fatto con un lavoro di investigazione giornalistica mette in fila i fatti, esamina la scena del crimine e l’arma del delitto, interroga i testimoni, raccoglie gli indizi, analizza i possibili moventi, i probabili mandanti. Si imbatte in almeno due colpi di scena: un incontro fra Draghi e D’Alema e il “fuori onda” profetico di un deputato leghista. E alla fine tira le sue conclusioni. Ma il verdetto lo lascia agli spettatori.
ore 18:00 > Piazza Colombo
Fabio Genovesi
Il calamaro gigante
Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario. Lo impara a proprie spese un ragazzino, quando a scuola deve disegnare il suo animale preferito, ma si prende addosso le risate, le penne e le matite della classe intera, perché tra tanti animali belli al mondo lui ha scelto il calamaro gigante, “che non esiste”. Nel suo monologo, Fabio Genovesi racconta la vera storia del calamaro gigante, scandagliando con ironia le profondità e le leggerezze della vita, alla scoperta delle meraviglie della Natura, perché la storia più incredibile è proprio la realtà.
ore 22:00 > Piazza Colombo
Murubutu
Dante a tempo di rap
Murubutu, uno degli esponenti più in vista dello storytelling rap in Italia, ha pubblicato (insieme a Claver Gold), Infernvm, un album completamente dedicato all’Inferno di Dante che ha riscosso l’approvazione unanime di critica e pubblico, votato come miglior album hip hop italiano del 2020. In occasione delle celebrazioni dell’anno dantesco, l’artista propone un incontro in bilico fra narrazione e performance musicale, con presentazione dal vivo di alcuni brani dell’album e alcune delle canzoni più conosciute del repertorio del rapper.
ore 21:30 > Teatro Sociale
Nicola Piovani
Note a margine
Nicola Piovani, con Marina Cesari e Marco Loddo, condivide con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quaranta anni di carriera: gli inizi con le musiche dei cinegiornali nella facoltà di Filosofia insieme a Silvano Agosti, il primo film e l’incontro con il grande cinema, da Bellocchio a Monicelli, dai fratelli Taviani a Nanni Moretti e Roberto Benigni. Per Federico Fellini, ricordato con affetto nelle piccole manie e ammirazione per la maestria di regista, Nicola Piovani ha scritto le musiche degli ultimi tre film (Ginger e Fred, L’intervista e La Voce della Luna). Esperienze di vita tra musica, cinema, teatro che Nicola Piovani ha raccontato accompagnandole con le note del suo pianoforte, perché, ha sottolineato “Non ricordo un solo momento della mia vita in cui non ci sia stata la musica”.