BIO | DE BIASE Luca

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Giornalista, direttore di Nòva (Sole24Ore) e Direttore della Summer School in Media Ecology e Comunicazione Digitale

Giornalista e scrittore, si occupa di innovazione tecnologica e prospettive sociali ed economiche dei nuovi media. Editor di innovazione per Il Sole 24 Ore e Nova24, ha pubblicato numerosi libri, tra cui Homo Pluralis (Codice Edizioni) e Il lavoro del Futuro (Codice Edizioni). La Media Ecology Association gli ha conferito The James W. Carey Award for Outstanding Media Ecology Journalism 2016. Dal 2019 è direttore della Summer School in Media Ecology e Comunicazione digitale di Camogli, spin off del Festival della Comunicazione.


LEZIONE

L’evoluzione dei media digitali e l’economia della conoscenza

Nell’edizione 2019 la sua lezione è stata:
Evoluzione dei media digitali: web, piattaforme, social media

Il corso si concentra sull’evoluzione dei media digitali negli ultimi 30 anni e le loro prospettive. Cerca di mostrare la dinamica delle spinte innovative e dei fenomeni conservativi, della creazione di opportunità e dell’emersione di freni che di volta in volta si sono manifestati. Cerca di mostrare la profondità e la vastità della trasformazione che si è verificata in questo periodo e dell’ulteriore cambiamento in vista. Senza perdere di vista la continuità e la lunga durata. In fondo, tutto questo dovrebbe anche dimostrare che l’evoluzione non si arresta e certamente non è terminata ora. Comprendere la prospettiva è decisivo per poter immaginare le strutture e le possibilità dell’azione innovativa oggi: a partire da quella che possiamo realizzare noi stessi.

Dettaglio
I media digitali non sono il futuro e non sono il virtuale, sono la realtà di tutti i giorni e il principale sistema attraverso il quale le persone e le comunità percepiscono la realtà. Hanno accompagnato un cambiamento del corpo, del cervello, della struttura sociale e civica degli umani. E hanno accelerato l’avvento della prossima ondata innovativa: intelligenza artificiale, big data, robotica, genetica, nanotecnologia, neuroscienze. I media digitali costituiscono un ecosistema nel quale coevolvono gli umani e le loro forme sociali. Nella struttura attuale delle piattaforme che sfruttano questo ecosistema si osservano elementi di insostenibilità. Ma la vitalità del contesto internettiano è intatta e non si vede come potrebbe essere la forma attuale quella definitiva. Dunque ci sono da aspettarsi nuove piattaforme e nuove opportunità per chi le sa cogliere. I rischi di ulteriore polarizzazione e ipercontrollo potrebbero essere anche la premessa di innovazioni profonde nella direzione della redistribuzione della conoscenza e della salvaguardia della libertà individuale e di comunità. Ma le prossime grandi piattaforme non arriveranno da sole. Saranno pensate, progettate, sperimentate, finanziate e realizzate da qualcuno. Perché non dovremmo essere noi quel qualcuno?

CONFERENZA

La rivoluzione documediale, ossia: il capitale non è più quello di una volta
con Marco BentivogliMaurizio Ferraris e Francesco Tatò