BIO | VASTA Antonio

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Musicista polistrumentista dal duplice percorso (classico ed etnico), ha una speciale inclinazione per la fisarmonica e l’antica tradizione della zampogna. Le sue ricerche spaziano dalla world music, alla musica popolare, ai suoni tradizionali dell’Italia del Sud. Fondatore del gruppo di musica popolare Musìa e membro dell’Orchestra Popolare Italiana, ha partecipato come musicista a diverse rappresentazioni teatrali, quali Cannibardo e la Sicilia di Andrea Camilleri (2011), Il dolore pazzo dell’Amore di Pietrangelo Buttafuoco (2013) e Le Supplici di Eschilo al teatro greco di Siracusa con la regia di Moni Ovadia e Mario Incudine (2015). Ha inciso oltre 40 dischi tra i quali spiccano le due partecipazioni con Francesco De Gregori Vola,vola,vola e il recentissimo Vivavoce.

Al Festival 2023 il suo intervento è stato:

Parlami d’amore – Quando la radio cantava la vita
con Mario Incudine, regia di Pino Strabioli, un’idea di Costanza Di Quattro

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Al Festival 2021 il suo intervento con Mario Incudine, Eugenio Bennato, Ezio Lambiase, Pino Ricosta, Sonia Totaro, Manfredi Tumminello è stato:
Canti briganti
Ci sono figure che la storia ufficiale non ci racconterebbe mai. Storie che sono diventate leggende, leggende che si sono fatte storia da tramandare oralmente. C’è tutta una letteratura minore che ha fatto la storia ufficiale e che è stata determinante per gli eventi più importanti soprattutto tra l’Ottocento ed il Novecento. Il repertorio dei canti e dei cunti, che raccontano figure controverse e affascinanti, è ricco di preziose sfumature poetiche e letterarie. Carmine Crocco, Ninco Nanco, Giuseppe Musolino fino a Salvatore Giuliano ci raccontano vite borderline, per conoscere ancora meglio una faccia della storia aspra e affascinante immersa nel suono di una musica senza tempo cadenzata dal ritmo dell’ottava rima.


Al Festival 2020 il suo intervento con Mario IncudineManfredi Tumminello e Peppe Servillo è stato:
A Sud del sud dei Santi
La forza trainante del “Sud del sud dei Santi”, lo spettacolo di teatro canzone di Mario Incudine e Peppe Servillo, è il ritmo viscerale delle regioni meridionali, quel sud del sud dei Santi, tanto caro a Carmelo Bene. I due interpreti si alternano sulla scena e si fondono in una coralità, spesso estemporanea, che rende ogni performance unica e irripetibile.
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Al Festival 2019 il suo spettacolo con Mario Incudine, Antonio Putzu, Pino Ricosta, Emanuele Rinella, Manfredi Tumminello è stato:
MIMÌ. Da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno
Un viaggio. Da Sud a Sud. Sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, quelle legate alla Sicilia, a una terra che lui ha adottato perché, come gli disse Frank Sinatra: “Fingiti siciliano! La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!” Un viaggio quotidiano verso una terra straniera chiamata palcoscenico, una terra da dovere raggiungere e conquistare. Le aspirazioni di un uomo del Sud chiamato Mimì ma che potrebbe avere mille nomi diversi, una storia fatta da mille storie, che si incrocia con quella del suo interprete scorrendo su linee parallele che, sovvertendo ogni regola, si incontrano in uno spettacolo in cui Mario Incudine e Domenico Modugno ci raccontano un mondo che cambia, che lotta, che sogna, che sfida convenzioni e stereotipi. Mimì siamo noi. Ogni giorno che passa. Noi di Ieri. Noi di Oggi. Noi di Domani. Noi che desideriamo Volare ma che non sempre sappiamo di avere le ali per poterlo fare.


Al Festival 2018 il suo intervento, con Pietrangelo Buttafuoco e Mario Incudine, è stato:
I baci sono definitivi
Non una semplice presentazione, bensì un viaggio dentro il libro di Pietrangelo Buttafuoco I baci sono definitivi. Un succedersi di storie lette e prima ancora rubate dall’autore nel suo viaggio giornaliero in metropolitana, treno o aereo. Tra una lettura ed un’altra, il poliedrico e versatile Mario Incudine, accompagnato dall’inseparabile maestro Antonio Vasta, rende magico ciò che già risultava fantastico. Ad ogni racconto una canzone, ad ogni canzone un’emozione, ad ogni emozione un altro viaggio.
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Al Festival 2017 il suo spettacolo con Pietrangelo Buttafuoco e Mario Incudine è stato:
Il dolore pazzo dell’amore
La narrazione di Buttafuoco si fonde e si alterna alle ballate di Incudine che intreccia una tessitura di note e parole che vanno dalla voce lontana dei carrettieri siciliani alle melodie delle serenate, fino ad arrivare alla Sicilia di oggi con le sue nuove parole e con la sua nuova musica sempre senza tempo.