BIO | USAI Fedele
È global marketing manager di Dolce&Gabbana. Fino a dicembre 2020 è stato amministratore delegato del gruppo Condè Nast. Precedentemente è stato direttore della comunicazione del gruppo FIAT.
Al Festival 2022 il suo intervento con Evelina Christillin, Pierluigi Pardo, Beppe Severgnini, è stato:
Studio quasi scientifico sul fascino del pallone
La Juve rappresentata da Evelina Christillin, l’Inter da Beppe Severgnini, il Cagliari da Fedele Usai. Arbitro-telecronista Pierluigi Pardo
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Al Festival 2021 il suo intervento con Federico Ferrazza, Massimo Bullo è stato:
Pandemedia
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Al Festival 2020 il suo intervento con Evelina Christillin, Pierluigi Pardo è stato:
Gli Italiani, massimi sportivi in pantofole
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Al Festival 2019 i suoi interventi sono stati:
con Pierluigi Pardo
I giornali del mattino in diretta dal Festival
Un’inedita lettura dei quotidiani, dal gusto ironico e dissacrante, in cui giornalisti e personaggi di cultura e spettacolo commenteranno in un modo tutto particolare i titoli e i temi più “caldi” dell’attualità.
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con Roberto Burioni
Un diamante o un demente è per sempre. Civiltà e memoria in epoca post Facebook
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Al Festival 2017 il suo intervento con Fabio Caressa e Pierluigi Pardo è stato:
Le connessioni del calcio. Voci da un mondo in calzoncini
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Inoltre con Luca Nesi, Maurizio Ronzoni e Severino Salvemini:
Stampa digitale, libri e nuovi media: l’innovazione al servizio dell’editoria e dei lettori
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Al Festival 2016 il suo intervento in dialogo con Luigi De Siervo e Pierluigi Pardo è stato:
Calcio, diritti e nuovi media in un mondo di spettatori globali
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Al Festival 2014 il suo intervento in dialogo con Luigi De Siervo è stato:
Il nuovo viaggio del contenuto. Digital is the new normal
La cultura digitale sta spostando decisamente il focus del contenuto verso l’interazione con i fruitori finali. I contenuti nascono già in qualche modo “open”, pronti cioè ad essere messi in discussione, sherati, rimodulati. questo avviene sopratutto in ambito video dove l’interazione con il pubblico è molto forte. si può considerare questo stato di cose come la nuova normalità? Il passaggio dalla rigidità di emissione del contenuto alla definitiva flessibilità in ambito creativo e sopratutto distributivo sta riscrivendo le regole di una partita che per cinquanta anni ha sempre reiterato gli stessi schemi.