> BIO | RAIMONDO Linda

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Iscritta alla facoltà di Fisica, studia per diventare astronauta. A 13 anni intervista Samantha Cristoforetti per Focus, al liceo organizza una serie di conferenze dedicate allo spazio con l’astronauta Maurizio Cheli, mentre nel 2017 arriva in finale al concorso Odysseus space contest dell’Esa (Agenzia spaziale europea) con il progetto di una base su Marte. Raccoglie 1300 euro per realizzare una sonda pallone presentata ufficialmente all’Asi (Agenzia spaziale italiana) ed è stata appena premiata dall’Esa, assieme a Mattia Barbarossa, con lo Space exploration master che le consentirà per un anno di poter lavorare al Marshall space flight center della Nasa. É stata inserita da L’Espresso tra i 30 ragazzi da seguire nel 2019 ed è diventata il volto di Rai Gulp, con il compito di raccontare la scienza, lo spazio, il volo umano e l’esplorazione ai suoi coetanei con format originali ed una fascia settimanale dedicata.

Al Festival 2020 il suo intervento con Luca De Biase è stato:

Cielo e stelle: all’inseguimento di un sogno

In millenni di storia l’uomo – migrante d’un perenne divenire – occupò prima la terra… E forse fu facile… Poi, vincendo le paure, conquistò i mari, spingendosi per la prima volta oltre le mitiche Colonne d’Ercole, che rappresentavano quell’invalicabile confine del Mondo che in realtà lì non finiva, ma continuava… e continuava per lanciare nuove sfide. Sfide che furono vinte dai grandi esploratori: i Colombo, i Vespucci, i Magellano che videro con i loro occhi i cieli nuovi di terre nuove. Null’altro da conquistare? Rimaneva l’aria: il sogno del volo, il più grande, il più pauroso, il più sfidante. Essere come gli uccelli, toccare con mano le nuvole, sfidare gli Dei che avevano casa nel cielo, ecco l’ardimento più grande. Impossibile? Nulla, o quasi, è impossibile alla determinazione della volontà umana che inventò le macchine volanti ed occupò, come gli uccelli, l’aria. Ma l’aria non è tutto… Fuori c’era l’infinito altrove dello Spazio, la vera Frontiera, la pagina bianca di una storia che sarà potenzialmente infinita e sulla quale è scritta una data: 4 ottobre 1957, l’inizio dell’Era Spaziale. In tutti questi anni di strada ne abbiamo fatta parecchia: siamo stati sulla Luna, abbiamo costruito Stazioni Spaziali abitabili, abbiamo esplorato il sistema solare e ci siamo spinti oltre i suoi confini, e oggi ci troviamo agli albori di una nuova epoca d’oro per l’esplorazione spaziale: un’epoca in cui lo spazio, ambiente così ostile e pericoloso, diventerà sempre più accessibile a tutti e sarà fonte importantissima di risorse e materiali preziosi, utili per l’umanità della vecchia Terra, sovrasfruttata in quest’era dell’Antropocene.
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