BIO | ODIFREDDI Piergiorgio
Ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica e ha insegnato Logica Matematica presso l’Università di Torino e la Cornell University (Usa). Nel 2011 ha vinto il Premio Galileo per la divulgazione scientifica. Dal 2013 ha dialogato per nove anni su fede e scienza con Benedetto XVI, e i loro incontri e le loro lettere sono stati raccolti in In cammino alla ricerca della verità (2022). È autore di noti best-seller, quali Il Vangelo secondo la Scienza (1999), Il matematico impertinente (2005), Perché non possiamo essere cristiani (2007) e Il dizionario della stupidità (2016), C’è del marcio in occidente (2024). I suoi libri divulgativi più noti sono: Le menzogne di Ulisse (2004) sulla logica, C’è spazio per tutti (2010) sulla geometria, e Il museo dei numeri (2013) sull’aritmetica. Ta le sue ultime pubblicazioni citiamo: Sorella scimmia, fratello verme (2021), Pillole matematiche (2022) e Lampi di genio (2022).
Al Festival 2024 il suo intervento è:
C’è del marcio in Occidente?
con Marcello Flores, David Parenzo
Al Festival 2023 i suoi interventi sono stati:
È tutto calcolato, a piccole dosi
con Lorenzo Baglioni
Rassegna Stampa del mattino
con Michele Serra
Al Festival 2022 i suoi intervento sono stati:
Cose dell’altro mondo. I miracoli e la scienza
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Al Festival 2021 i suoi interventi sono stati:
Conoscenza: il finito alle prese con l’infinito
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con Annalisa Bruchi
Rassegna stampa del mattino
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Al Festival 2020 il suo intervento è stato:
Le relazioni pericolose. Una teoria matematica del comportamento
La socialità riguarda ovviamente le relazioni fra individui, delle quali in genere discettano sociologi, psicologi, psicanalisti e compagnia “bella”. Da decenni, ormai, lo studio del comportamento è stato per fortuna sfilato da queste pessime mani, e posto in quelle molto più affidabili degli scienziati: in particolare, dei matematici, che hanno sviluppato una “teoria dei giochi” la quale, nonostante il nome, si interessa appunto del comportamento razionale da tenere nelle relazioni fra due o più individui. In questa conferenza faremo una breve introduzione a questa teoria e racconteremo di alcuni dei suoi protagonisti, una dozzina dei quali ha vinto negli ultimi 25 anni una dozzina di premi Nobel: a partire dal celeberrimo John Nash, protagonista del film “A beautiful mind”.
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Al Festival 2019 i suoi interventi sono stati:
Dalla civiltà del libro all’inciviltà dei social
McLuhan ha raccontato cinquant’anni fa la storia della civiltà dal punto di vista dell’evoluzione dei media, che ha visto sempre più rapidamente succedersi libri, giornali, radio, televisione e computer, ai quali vanno oggi aggiunti i social media. Purtroppo le potenzialità culturali dei media sono degradate a ogni passo di questa evoluzione, e oggi dalla “civiltà del libro” siamo approdati alla “inciviltà dei social”. Scopriamo così che i media sono ormai entrati a far parte dei problemi del mondo tecnologico e scientifico, cessando di essere strumenti per la loro soluzione.
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con Oscar Farinetti, Rosangela Bonsignorio
Dialogo tra un cinico e un sognatore
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Al Festival 2018 i suoi interventi sono stati:
Visioni matematiche
Le parole che caratterizzano la matematica sono “teorema” e “teoria”. Appropriatamente, visto il tema di questo festival, entrambe derivano da una radice greca che significa “visione”. I matematici “vedono” dunque i propri teoremi e le proprie teorie. A volte in maniera letterale, come succedeva al genio indiano Srinavasi Ramanujan, protagonista del recente film “L’uomo che vide l’infinito”. Altre volte in maniera metaforica, come si usa nelle domande retoriche che spesso si fanno in italiano (“vedi?”) e in inglese (“you see?”). Poiché però, per quanto riguarda la matematica, la risposta è quasi sempre negativa, cercheremo di “aprire gli occhi” al pubblico mostrandogli qualche esempio visibile di teorema e di teoria.
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Lasciate che i pargoli vengano alla matematica
Non spaventatevi ragazzi: la matematica non è solo una questione di conti e operazioni, ma un’amica che accompagna tutte le nostre attività. E a cosa serve? Lo spiegherà ai ragazzi il matematico Piergiorgio Odifreddi.
Laboratorio per bambini (8-11 anni) a cura di MyEdu, un’iniziativa di FME Education
Al Festival 2017 il suo intervento è stato:
Plutarco, Keplero e Huygens: una connessione astronomica
Parafrasando Borges, possiamo dire che un archetipo non ancora rivelato agli uomini, un oggetto eterno, sta entrando gradatamente nel mondo. La sua prima manifestazione fu il dialogo filosofico di Plutarco “Il volto della Luna”, la seconda il racconto fantascientifico di Keplero “Il sogno”, e la terza il saggio astronomico di Huygens “L’osservatore cosmico”. In questa conferenza indagheremo le connessioni fra queste manifestazioni, alla ricerca dell’archetipo nascosto.
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Inoltre, con Guido Barbujani e Alessandro Barbero:
Che razza di discorsi!
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