BIO | GALATERI DI GENOLA Gabriele

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È nato a Roma l’11 gennaio 1947. È coniugato, con una figlia. È Cavaliere del Lavoro dal 1999. È stato insignito dell’onorificenza della Legion d’Onore. È stato Presidente di Assicurazioni Generali SpA fino al 2022. Dopo il conseguimento del Master of Business Administration presso la Business School della Columbia University, inizia la carriera professionale nel 1971 nella Direzione Centrale del Banco di Roma, con l’incarico prima di Responsabile dell’Ufficio Analisi Finanziaria, e successivamente di Responsabile dell’Ufficio Finanziamenti Internazionali. Nel 1974 entra nel Gruppo Saint Gobain, prima in Italia come Direttore Finanziario, poi a Parigi, dove resta fino al 1976. Nel 1977 entra in FIAT S.p.A. dove assume incarichi di crescente responsabilità. Nel 1986 è nominato Amministratore Delegato di Ifil S.p.A e, nel 1993, assume anche la posizione di Amministratore Delegato e Direttore Generale di IFI, incarichi che manterrà fino al 2002. Nel giugno 2002 è nominato Amministratore Delegato di FIAT SpA. Dall’aprile 2003 al giugno 2007 è Presidente del Consiglio di amministrazione di Mediobanca SpA. e dal 3 dicembre 2007 al 12 aprile 2011 è Presidente di Telecom Italia SpA. È membro non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Moncler SpA, Lavazza SpA, Fondazione Giorgio Cini Onlus, nonché Edenred S.A. È Presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia, membro del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, membro dell’International Board of Overseers della Columbia Business School e membro dell’ European Advisory Board di Temasek.

Al Festival 2023 il suo intervento è stato:

Oltre l’inflazione?
con Luca Dal FabbroFrancesco ProfumoFederico Fubini


Al Festival 2022 il suo intervento con Luca Dal FabbroLuigi FerrarisFrancesco ProfumoFerruccio de Bortoli è stato:

Il mondo delle imprese davanti alle sfide delle nuove complessità sociali: sostenibilità, sviluppo, crisi energetica, ambiente
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Al Festival 2021 il suo intervento con Antonio Baravalle, Ferruccio de Bortoli, Luigi Ferraris è stato:

Ripresa e sostenibilità: è possibile?
Come conciliare la necessità contingente di fare ripartire l’economia con l’esigenza di sviluppare modelli che siano davvero sostenibili, tanto per la società quanto per l’ambiente? Una tavola rotonda per esplorare il tema della Conoscenza con l’occhio attento al Pianeta ma anche alla stabilità e alla tenuta del sistema Paese.
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Al Festival 2019 il suo intervento con Edoardo Garrone, Gianni Onorato, Luca TorchiaFurio Garbagnati è stato:
Innovazione e sostenibilità come motori di progresso economico e sociale
Intelligenza artificiale, deep learning, robotica, automazione, Big Data, blockchain, cybersecurity… sono ormai termini ricorrenti ed entrati nel linguaggio comune per descrivere l’evoluzione tecnologica in corso. Ma come viene trattata concretamente questa evoluzione nella vostra realtà d’impresa? Quanto è importante l’attenzione alla sostenibilità per guidare il progresso economico e sociale? Come vi contribuisce la vostra azienda?
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Al Festival 2018 il suo intervento, con Edoardo Garrone, Francesco Profumo, Federico Fubini, è stato:
Il mestiere di presidente
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Al Festival 2017 il suo intervento con Carlo Purassanta, Ferruccio De Bortoli e Marco Zatterin è stato:
Le vie della crescita tra globalizzazione e protezionismo: il ruolo dei servizi finanziari e delle nuove tecnologie
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Al Festival 2016 il suo intervento con Alessandra Perrazzelli e Marco Sala è stato:
Reputazione italiana all’estero, internazionalizzazione
Moderato da Annalisa Bruchi


Al Festival 2015 il suo intervento è stato:
Governance aziendale, competitività, innovazione

con Edoardo Garrone, Luigi Gubitosi e Annalisa Bruchi


Al Festival 2014 il suo intervento con Luigi Gubitosi è stato:
L’Italia fra innovazione e sottosviluppo
in un incontro moderato da Eugenio Occorsio
La sfida decisiva per il nostro Paese risiede nel pacchetto  formazione-tecnologia: il ritardo che si sta accumulando su questi due fronti è  preoccupante e mina alle fondamenta la ripresa dell’economia che con grandissima  fatica sembra si stia profilando. L’ “ecosistema Italia” è sempre meno attraente  per gli investitori internazionali e per sovvertire la rotta occorrono da un  lato un forte impegno nella riqualificazione delle strutture formative,  dall’università ai tirocini aziendali, e dall’altro un coraggioso impegno in un  deciso balzo tecnologico. Dalle telecomunicazioni alle infrastrutture di rete:  la tecnologia deve essere vista cone nucleo centrale dell’offerta italia per  raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo convincente e di un’affidabilità del  sistema Paese