BIO | COTRONEO Roberto

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Scrittore, editore e fotografo. Ha diretto per “L’Espresso” le pagine culturali per quasi un decennio, e ha tenuto a lungo una rubrica su Sette del “Corriere della sera”. È stato direttore della Scuola superiore di Giornalismo della Luiss dal 2007 al 2017. E’ stato editor della narrativa italiana della casa editrice Neri Pozza e dal 1° settembre editor della narrativa italiana Feltrinelli Gramma. Ha pubblicato una trentina di libri, tra romanzi e saggi. Ha esposto le sue fotografie alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (GNAM) e a Palazzo Reale a Milano. Il suo ultimo romanzo si intitola  La cerimonia dell’addio (2023, Mondadori). I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo.

Al Festival 2024 i suoi interventi sono:

I luoghi dell’arte: ponti che uniscono
con Ilaria Bonacossa 

Pubblicare. La speranza tradita


Al Festival 2023 i suoi interventi sono stati:

La cerimonia dell’addio
con Massimo Recalcati

Rassegna Stampa del mattino
con Stefania Auci


Al Festival 2022 il suo intervento con Rosangela Bonsignorio è stato:

Colazione con l’autore – Preferisco il rumore del vento
Insieme a Edo Lindgren, quattordici anni, scopriremo come sopravvivere se tua madre è una valchiria depressa, il corvo di famiglia un tempo apparteneva a Odino e la ragazza che ti piace da sempre ha un gatto che parla troppo.
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Al Festival 2021 il suo intervento con Rosangela Bonsignorio è stato:

Loro. Una ghost story?
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Al Festival 2020 i suoi interventi sono stati:

Il genio del pianoforte. Vita e perfezione di Arturo Benedetti Michelangeli
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con Gianni Coscia, Riccardo Fedriga, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, Danco Singer
Accordi di settima?!
Gianni Coscia, maestro europeo della fisarmonica, dedicherà il suo repertorio intelligente e curioso, colto e popolare, al ricordo di Paolo Fabbri, fedele compagno di viaggio del Festival e grande interprete della semiotica internazionale. Il concerto è preceduto da un breve saluto della moglie Simonetta Franci Fabbri e degli amici di sempre.
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Al Festival 2018 i suoi interventi sono stati:

con Paolo Giordano
Che fine hanno fatto le utopie?

Dialogo su Divorare il cielo.
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con Furio Colombo, Gianni Coscia, Paolo Fabbri, Riccardo Fedriga, Maurizio Ferraris, Valentina Pisanty, Marco Santambrogio
Musica e parole. Un ricordo di Umberto Eco
Dell’ingegno multiforme di Umberto Eco si è ricordato molto ma non tutto: il serissimo studioso di san Tommaso, semiologo, romanziere, bibliofilo, faceva posto nella sua sterminata memoria alla più completa raccolta di barzellette del secolo. Ci raccontano il suo precoce umorismo due amici di infanzia e di gioventù e di tutta la vita, Gianni Coscia e Furio Colombo. I suoi allievi e poi colleghi, Valentina Pisanty e Riccardo Fedriga, ricordano qualcuna delle sue infinite battute di spirito. Roberto Cotroneo, Paolo Fabbri, Maurizio Ferraris, Marco Santambrogio, vecchi amici e colleghi, descrivono i momenti più impensati in cui lo hanno visto ridere e giocare con le parole.
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Visioni caravaggesche
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Al Festival 2017 il suo intervento è stato:

Connettersi con l’arte
Il rapporto tra pubblico e spazi espositivi è una forma di connessione per certi versi antica e per altri modernissima. Il pubblico dei musei e dell’arte è sempre più numeroso e sempre più interessante. Perché non esclude un rapporto stretto tra fruizione dell’opera d’arte, connessione con il mondo (hanno quasi tutti uno smartphone per le mani) e movimenti negli spazi espositivi. Negli ultimi anni ho potuto studiare con attenzione quello che accade negli spazi espositivi, come le persone si connettono con il mondo e nello stesso tempo con l’esperienza estetica”.

Inoltre la sua mostra è stata:
Fotografando il Festival
Sin dalla prima edizione del Festival di Camogli Roberto Cotroneo ha portato con sé una macchina fotografica, e ha scattato una serie di foto che da un lato volevano documentare quello che accadeva, dall’altro erano degli appunti privati e personali da completare in un secondo momento, su cui riflettere. Le foto nelle varie edizioni sono diventate molte. In un festival di parole e di comunicazione è alle volte l’immagine a diventare risolutiva, a dire molto del clima, dei pensieri, dello svolgersi degli incontri. Sollecitato da Danco Singer e Rosangela Bonsignorio ne ha scelte alcune che verranno esposte per la città. Sono un modo di trasformare il festival della comunicazione in una comunicazione ulteriore, diversa, forse più immediata e persino istintiva. Ma anche un piccolo modo per raccontare questi anni di incontri, persone e amici.


Al Festival 2016 il suo intervento è stato:

L’amore al tempo del web
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Ha intervistato inoltre Enrico Deluchi:
31 minuti con Enrico Deluchi


Al Festival 2014 il suo intervento è stato:

La tentazione di raccontarsi. Visioni, autobiografie e scritture sui social network. Verso una nuova forma di narratività
I Social Network hanno messo al centro delle nostre vite la narrazione delle nostre vite. Sono pensati in forma di diario e hanno una precisa temporalità. Ogni testo o fotografia, o citazione, o rimando ad altri link, che postiamo può avere una posizione geografica indicata e ha obbligatoriamente una data. L’orizzonte temporale in cui viviamo ha preso in questo modo una realtà precisa, ma non necessariamente una verità. Perché i social sono il racconto di esistenze in tempo reale, ma sono anche menzogneri, ambigui e modificabili. Come la letteratura in un certo senso. Sarà fatta un’analisi di come è cambiato il nostro modo di leggere il mondo e noi stessi attraverso la scrittura sul web.