> BIO | BRIA Francesca

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Nata nel 1979, ha una formazione in scienze sociali ed economia dell’innovazione, un dottorato di ricerca presso l’Imperial College Business School e un master in E-business e innovazione presso l’University College di Londra, Birkbeck. È coordinatrice del progetto europeo D-CENR sulla democrazia diretta ed è il principale ricercatore del progetto Digital Social Innovation in Europe. Insegna al Centro studi sull’innovazione dell’Imperial College Business School di Londra ed anche consulente della Commissione Europea per gli sviluppi di internet e delle smart city ed è membro dell’Expert group sull’Open innovation della Commissione Europea. È stata consulente di diverse organizzazioni e istituzioni pubbliche sempre per l’innovazione, l’open technology, l’internet delle cose e le smart city. Nel 2017 è stata nominata Assessore alle tecnologie e all’innovazione digitale della città di Barcellona dalla sindaca Ada Colau.

 


Al Festival 2018 il suo intervento, con Evgeny Morozov, è stato:
Ripensare le smart city
L’aggettivo smart è la quintessenza dell’era digitale in cui viviamo, che ha promesso così tanto ma mantenuto così poco. Tutto sembra essere “intelligente”, dagli spazzolini da denti fino alle città, quelle smart city che nell’ultimo decennio hanno conquistato l’immaginario collettivo e plasmato il lavoro di urbanisti, funzionari, politici e intere industrie. Sono però molte anche le critiche: lo scollegamento con i problemi reali della gente, la ricerca tecnocratica del dominio sulla nostra vita urbana, l’ossessione per la sorveglianza e il controllo, l’incapacità di pensare in modi che mettano i cittadini (invece che le aziende o gli urbanisti) al centro del processo di sviluppo. A partire dal loro ultimo libro, Ripensare le smart city (Codice, 2018), Francesca Bria ed Evgeny Morozov racconteranno come le smart city stanno riplasmando il paesaggio tecnologico delle nostre città.
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