BIO | ARDUINO Giuseppe Maurizio
Psicologo, psicoterapeuta, specialista in Psicologia Clinica, è responsabile del Servizio di Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo e del Centro Autismo e Sindrome di Asperger dell’ASL CN1, presso l’Ospedale di Mondovì (Cuneo). Lavora da 27 anni nel Servizio Sanitario Nazionale, ha fatto parte del Tavolo Nazionale Autismo presso il Ministero della Salute ed è docente presso alcune Università italiane. È Condirettore della rivista Autismo e disturbi dello sviluppo. Giornale italiano di ricerca clinica e psicoeducativa, Edizioni Erickson, ed è autore di numerose pubblicazioni sul tema dei disturbi dello spettro autistico.
Al Festival 2016 il suo intervento è stato:
Il linguaggio di chi non ha parole e il ruolo delle tecnologie e di Internet nel caso dell’autismo
La comunicazione interpersonale, che da sempre consente agli esseri umani di condividere idee, di progettare insieme nuovi ambienti di vita e costruire e far crescere le società, è stata di recente condizionata in maniera significativa dalle nuove tecnologie e dalla diffusione di Internet. Ma cosa succede quando il problema principale è proprio la comunicazione interpersonale? I bambini, gli adolescenti e gli adulti che rientrano nel cosiddetto “spettro autistico” hanno importanti difficoltà nella comunicazione sociale, assumono comportamenti ripetitivi e talora bizzarri e la loro comunicazione varia lungo le diverse sfumature dello “spettro” che, come quello della luce, può avere intensità e colori differenti. Alcuni non parlano, altri parlano perfettamente, a volte sanno leggere e scrivere già a quattro anni, apprendono rapidamente una lingua straniera o diventano particolarmente abili in matematica e molti di loro imparano precocemente a utilizzare supporti tecnologici, soprattutto di tipo touch e a navigare su Internet. Quale ruolo possono avere le nuove tecnologie nel favorire il disvelarsi della loro soggettività?