IN VIAGGIO VERSO IL FUTURO
Ferrovie dello Stato Italiane conferma la sua presenza al Festival della Comunicazione 2024 collaborando alla programmazione di tre incontri che intendono declinare in modo insolito e originale il tema del viaggio, intrecciandolo con il fil rouge del Festival di quest’anno #SPERANZE, in un percorso capace di attraversare il tempo e lo spazio, di capitalizzare esperienze e vissuti, di mettere in connessione bellezza formale e potenzialità creative, per esaltare la nostra capacità di immaginare, il nostro entusiasmo verso nuovi futuri possibili.
Questi tre incontri nel loro insieme intendono esaltare la funzione del viaggio – reale, virtuale e metaforico, o fisico, mentale e spirituale che sia – come strumento indispensabile per innescare un processo virtuoso, capace di ridare uno slancio positivo verso il domani, verso un futuro da guardare con fiducia, creatività e intraprendenza, tutte sfumature insite nel termine #SPERANZE.
Che si tratti del viaggio attraverso le aspirazioni di progresso che hanno puntellato la storia, o nella capacità tutta umana fin dall’Homo Sapiens di immaginare e di trasformare l’ispirazione in realtà; o del viaggio attraverso le bellezze del territorio o frutto della creatività umana che innesca l’esigenza di nuove infrastrutture e di nuove forme di mobilità per mettere in connessione idee, persone, luoghi, geografie, all’insegna dell’efficienza e della sostenibilità; o ancora che sia il viaggio come esperienza formativa ed educativa, capace di aprire la mente a nuovi orizzonti, con curiosità, consapevolezza, intraprendenza, forti della nostra memoria storica, dei nostri talenti e delle competenze, il viaggio è sempre incubatore di progettualità e foriero di nuove speranze.
La partnership di FS Italiane in questa iniziativa conferma l’impegno dell’azienda a contribuire al benessere della collettività, assicurando ai cittadini non solo servizi più efficienti e sicuri, ma anche occasioni per la crescita sociale e culturale, per il confronto e la costruzione di una maggiore consapevolezza indispensabile per guardare con fiducia alle opportunità̀ che il futuro ci riserva.
PROGRAMMA
ore 11:00 > Piazza Ido Battistone
Ilaria Bonacossa, Roberto Cotroneo
Rivedi l’incontro qui: I luoghi dell’arte, ponti che uniscono
Che rapporto c’è tra arte e luoghi dell’arte? Quanto i luoghi influenzano il pubblico, la fruizione delle opere, la comprensione di un artista? E come si possono mettere in collegamento i luoghi dell’arte, in che modo possono diventare dei ponti?
ore 19:00 > Terrazza della Comunicazione
Guido Barbujani, Mario Tozzi
Rivedi l’incontro qui: La nostra grande Storia. Il sequel
Un geologo e un genetista: una coppia ben affiatata di amatissimi divulgatori affronterà da punti di vista differenti e con la medesima vivacità e altrettanto rigore scientifico i temi dell’ambiente e del progresso, recuperando la storia più profonda del nostro pianeta e i percorsi evolutivi dell’umanità fin dai tempi dell’Homo Sapiens con l’intento di sfatare falsi miti e offrire nuove prospettive che possano proiettarci con fiducia in un futuro in cui l’essere umano può ancora fare la differenza.
ore 11:00 > Terrazza della Comunicazione
Elena Stancanelli, Giorgio Manzi
Rivedi l’incontro qui: Insegnare la speranza
Se si domanda qual è la cosa che rende la vita meritevole di essere vissuta, quasi tutti risponderanno l’amore. E come contraddirli? Ma è possibile che persino l’amore perda la sua forza ai tempi del black mirror. La salute mentale degli adolescenti è fortemente minacciata da quel surrogato della vita che si vive dentro il nostro il telefono. I danni, profondi e misteriosi, accelerati dal Covid. sono evidenti, ma l’umanità può ancora salvarsi, ha ancora tutte le risorse, sia scientifiche sia tecnologiche. Ma la portata della sfida è soprattutto culturale; e la vittoria è garantita se si dà pieno valore a quello strumento di istruzione che è la scuola, che deve educare alla speranza, a riprendere il cammino, a dirsi di nuovo che all’amore serve una vita e alla vita serve un’avventura, fatta di sbucciature, sbagli, solitudine, ma anche di meraviglia.