BIO | VENERE Anna
Genovese, poco più che trentenne, attraverso il suo blog Moda per principianti, un libro e un canale Youtube, raggiunge le donne di tutta Italia, spiegando che, se non si piacciono, non è il loro corpo ad essere sbagliato, ma il vestito.
Al Festival 2016 il suo intervento è stato:
Moda e web. La parola ai non addetti ai lavori
Il Web ha permesso una rivoluzione nel mondo della moda. Le regole non sono più solo imposte dall’alto, attraverso riviste, sfilate e televisione, ma le opinioni e il modo di interpretare la moda dei non addetti ai lavori ha avuto sempre più spazio fino a ribaltare la catena di produzione. Blogger, influencer, street style, social network hanno sempre più potere nel decidere cosa va di moda, ma soprattutto nel giudicare una casa di moda e non solo per la qualità dei capi, ma anche politiche interne che essa segue. Sono esempio il boicottaggio a Dolce e Gabbana ed il documentario Sweetshop che ha accusato H&M. I brand più innovativi hanno imparato a sfruttare questa rivoluzione coinvolgendo le influencer più popolari non solo nella pubblicità, ma anche nel processo creativo per andare incontro alle esigenze dei consumatori soprattutto nel campo più di nicchia, a lungo sottovalutato, che è il mondo del Curvy e delle taglie comode. Il web, insieme all’avvento del low cost, ha permesso che tutti ora possano parlare di moda, vivere la moda e fare la moda.
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