> BIO | GINZBURG Carlo
Figlio di Leone Ginzburg e Natalia Ginzburg (nata Levi) ha studiato alla Normale di Pisa e ha insegnato all’Università di Bologna, ad Harvard, Yale, Princeton e UCLA (University of California at Los Angeles), oltre che alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Ha pubblicato numerosi libri (tradotti in molte lingue) tra cui, presso Einaudi, I benandanti (1966), Il formaggio e i vermi (1976), Indagini su Piero (1981), Miti emblemi spie (1986), Storia notturna (1988) (tutti ripubblicati presso Adelphi, con l’aggiunta di postfazioni; la nuova edizione di Miti emblemi spie è imminente), Il giudice e lo storico. Considerazioni in margine al processo Sofri (1991, ristampato con aggiornamenti presso Feltrinelli nel 2006). Presso Feltrinelli ha pubblicato inoltre Occhiacci di legno (1998, Premio Viareggio), Rapporti di forza (2000), Nessuna isola è un’isola. Quattro sguardi sulla letteratura inglese (2002), Un dialogo (con Vittorio Foa; 2003), Il filo e le tracce. Vero falso finto (2006), Tre figure. Achille, Meleagro, Cristo (con Catoni, Giuliani, Settis; 2013). Nel 2015 pubblica per Adelphi Paura reverenza terrore, nel 2018 Nondimanco. Machiavelli, Pascal e nel 2021 La lettera uccide. Ha ricevuto vari premi, tra cui: l’Aby-Warburg-Preis (1992), il premio Feltrinelli per le scienze storiche (2005), l’Humboldt-Forschungspreis (2008), il premio Balzan per la storia d’Europa (1400- 1700) (2010), il premio èStoria (2019), il premio Tomasi di Lampedusa (2019).