BIO | SINGER Danco

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Esperto di comunicazione, con una lunga esperienza nei settori più avanzati dell’editoria e nella divulgazione scientifico-culturale, organizza grandi eventi e progetta nuovi format di contenuti, coinvolgendo relatori di prestigio, nomi noti dello spettacolo, della Ricerca, del giornalismo e dell’economia, e personalità di primo piano del mondo delle imprese. Romano, classe 1947, da sempre interessato all’educazione, all’innovazione e alla comunicazione, dal 1986 al 1997 ha lavorato in Olivetti, coordinando diversi progetti di respiro europeo. Nel 1993 ha fondato Opera Multimedia, leader in Europa nell’editoria multimediale. Sotto la guida di Umberto Eco, cui era legato da un rapporto di profonda amicizia e reciproca stima, ha diretto la grande opera storico-enciclopedica Encyclomedia. La Storia della Civiltà Europea, coordinando oltre 400 studiosi di fama internazionale. Nel corso degli anni ha organizzato grandi eventi, seminari e incontri con i protagonisti del cambiamento culturale e tecnologico della realtà contemporanea, tra cui Nicolas Negroponte, fondatore del MediaLab di Cambridge (Massachusetts, USA), Noam Chomsky, e il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon (21 ottobre 2013). Dal 2014 dirige con Rosangela Bonsignorio il Festival della Comunicazione di Camogli e del 2015 ha dato vita a Frame srl con cui sviluppa e diffonde importanti progetti di comunicazione e cultura.
La bio completa su: www.framecultura.it/bio-danco-singer/

Al Festival 2024 il suo intervento è:

“Mein Kampf”: Conoscere il libro maledetto
con Alessandro Barbero e Stefano Massini


Al Festival 2023 il suo intervento è stato:

Apertura del Festival – saluti inaugurali
con Rosangela BonsignorioGiovanni AnelliGiovanni Toti


Al Festival 2022 il suo intervento con Rosangela Bonsignorio e Francesco Olivari è:

giovedì, 8 settembre > ore 17:00 > Piazza Ido Battistone
Apertura del Festival – saluti inaugurali


 

Al Festival 2021 il suo intervento con Rosangela Bonsignorio, Francesco Olivari è stato:

Apertura del Festival
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Al Festival 2020 il suo intervento è stato:

con Gianni CosciaRoberto CotroneoRiccardo FedrigaMaurizio FerrarisMarco Santambrogio
Accordi di settima?!
Gianni Coscia, maestro europeo della fisarmonica, dedicherà il suo repertorio intelligente e curioso, colto e popolare, al ricordo di Paolo Fabbri, fedele compagno di viaggio del Festival e grande interprete della semiotica internazionale. Il concerto è preceduto da un breve saluto della moglie Simonetta Franci Fabbri e degli amici di sempre.

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Al Festival 2019 il suo intervento con Rosangela BonsignorioFrancesco Olivari è stato:
Apertura del Festival
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Al Festival 2014 il suo intervento in dialogo con Riccardo Fedriga è stato:
La filosofia come non l’avete mai vista.
Loro stessi lo introducono così: “Una concezione accademica e ristretta attualmente piuttosto diffusa ha tolto alla filosofia una tra le sue più belle proprietà, e cioè il fatto di essere per eccellenza una conoscenza “visiva”. Dall’allegoria della caverna di Platone, all’immagine del pilota e della nave per ragionare sul rapporto tra anima e corpo in Aristotele; dai filosofi medievali che si vedono come “nani sulle spalle di giganti” (e che per questo vedono più lontano) all’esperimento del gran naviglio di Galilei per arrivare ad esempi più recenti quali il barbiere di Russell o la stanza cinese di John Searle, la filosofia ha sempre utilizzato immagini e metafore per comprendere e per comunicare. Anche per questo stretto rapporto da sempre intessuto con la visione, la filosofia si capisce perché si vede, e alle volte, grazie alle nuove tecnologie oggi si tocca anche con mano. Il frontespizio della Nuova Atlantide di Francesco Bacone, con le colonne d’Ercole che vengono oltrepassate, verso il mare aperto, dalla scienza racconta più di pagine e pagine di spiegazione. E che dire delle tavole dell’Encyclopedie di Diderot? O della Filosofia, che addirittura appare a Severino Boezio, come una donna dal “venerando aspetto”. Per questo un manuale di filosofia, oggi, non può che essere un manuale visivo e così lo abbiamo progettato, partendo da come viviamo la comunicazione e l’editoria oggi. Abbiamo ripreso, riproducendole e traducendole, le immagini della filosofia nello spazio e nel tempo. Abbiamo tradotto in immagini contemporanee, quelle del web e delle mappe semantiche, le relazioni tra filosofia, scienza e cultura materiale. E abbiamo fatto sì che queste “ontologie aperte” fossero tutte interconnesse, sotto la guida di Umberto Eco e la garanzia degli specialisti, e che lo fossero a partire dall’affermarsi dei modi digitali di leggere, studiare e di far studiare: web semantico; iPhone, iPad, smartphone, lavagna elettronica e quello che verrà convivono nel nostro manuale come in un allegro convivio del sapere. Per un racconto della filosofia come non l’abbiamo vista mai”.